mercoledì, maggio 23, 2007

Message in a bottle

Esce oggi l'ultimo numero de "il Chiosco".
Finisce una piccola avventura per noi che in questi anni abbiamo tentato di scrivere col sorriso per far sorridere.
Certo, avremmo gradito che foste più partecipi e non neghiamo che in questi mesi qualcuno di noi ne ha sofferto anche. Ma in fin dei conti il momento più bello era il sorriso sulle labbra di qualcuno alla lettura delle nostre "stupidaggini".
Che ci abbiate capiti o meno non importa: un messaggio in una bottiglia rischia di non essere letto da nessuno, noi abbiamo avuto la fortuna che la nostra bottiglia fosse aperta dai vostri sorrisi.
Grazie

giovedì, gennaio 18, 2007

Errata Corrige: Basta 2006

IL DISSESTO COMUNALE, CALCIOPOLI, POVIA VINCITORE A SANREMO, LELE MORA, VALENTINO CHE CADE ALL’ULTIMA GARA, ROCCA CHE INFORCA ALLE OLIMPIADI, L’ADDIO DI SCHUMI, LE SCHEDE BIANCHE, QUELLE NULLE, IL RISCHIO-CHIUSURA PER LA FACOLTA’, L’INDULTO, IL POLONIO, LE PUPE, I SECCHIONI, LA FINANZIARIA

BASTA 2006

GETTIAMO DAL PONTE (SCEGLIETE VOI QUALE...) QUEST’ANNO FUNESTO.

E’ UNA CAMPAGNA PROMOSSA DA “IL CHIOSCO”


- Errata Corrige: No, l'evento tanto atteso non si è verificato. Saremo costretti ad attendere ancora un po'...

domenica, dicembre 31, 2006

Basta 2006!!!

IL DISSESTO COMUNALE, CALCIOPOLI, POVIA VINCITORE A SANREMO, LELE MORA, VALENTINO CHE CADE ALL’ULTIMA GARA, ROCCA CHE INFORCA ALLE OLIMPIADI, L’ADDIO DI SCHUMI, LE SCHEDE BIANCHE, QUELLE NULLE, IL RISCHIO-CHIUSURA PER LA FACOLTA’, L’INDULTO, IL POLONIO, LE PUPE, I SECCHIONI, LA FINANZIARIA,

V*** C******** LAUREATO

BASTA 2006

GETTIAMO DAL PONTE (SCEGLIETE VOI QUALE...) QUEST’ANNO FUNESTO.

E’ UNA CAMPAGNA PROMOSSA DA “IL CHIOSCO”

lunedì, dicembre 25, 2006

Tarantivity

Scovati tra le scartoffie della biblioteca in Facoltà alcuni frammenti di un vangelo apocrifo, risalente al 200(6) d.C.. si pensa già ad un film, Tarantivity.
il Chiosco vi augura un felice Natale regalandovi in anteprima mondiale alcuni estratti del sensazionale documento.

Presto Giuseppe, dobbiamo andare a Bari - disse Maria. Nascerà là, come è stato detto.
Giuseppe scuoteva il capo: Non abbiamo tempo...là le aule traboccano di gente. Abbiamo una facoltà nostra, qui a Taranto, dove far nascere il Salvatore. Dobbiamo soltanto sbrigarci, c'e' il 3 da aspettare, credo che entro domattina saremo già in viaggio spero...
[..]
Maria svegliati, siamo arrivati.
Era sera, era buio, faceva freddo e il viaggio era stato più lungo e più faticoso del previsto e il tempo della nascita era ormai giunto.

Cos'è questo posto? - disse Maria - Sognavo almeno un posto piu' pulito... ci sono cicche di sigarette ovunque, persino nelle aule..
Di fronte al viso stravolto di Maria, la signora Pellegrino indicava la biblioteca dove aveva sistemato un giaciglio morbido fatto con tante piccole strisce ricavate dalle tesi di laurea degli oltre mille ciucci presenti, che riscaldavano l'ambiente col il loro fiato.

Quando Maria diede alla luce il suo figlio primogenito ad annunciare quell'evento meraviglioso e stupefacente c'era un opera di Dio intrappolata in una raGnatela celeste di bellezza, i suoi capelli castani ondulati scendevano armoniosi sul suo dolcissimo sorriso, rendendola una creatura semplicemente incantevole.
Intanto,giunsero i magi, il loro sguardo era perso in un cielo color porpora nel vano tentativo di scorgere un corpo celeste che potesse brillare di luce propria, erano in tre: Lux, Freddie Mercury e Valdevies, portavano in dono oro, incenso e mirra, si adunarono e discussero animatamente, perchè non potevano ancora stabilire chi per primo dovesse offrire il dono piu' prezioso. Alla fine decisero di mettere 50cent a testa e prendere tre lattine dalla macchinetta.

Non appena si diffuse la lieta novella, dal piano di sopra vennero anche i due pastori che si contendevano una pecorella... (ndr, qui il frammento di papiro è stato consumato dal tempo e sono leggibili poche parole: uno... suonare... zampogna...: gli studiosi si dividono tra coloro che interpretano il tutto come "uno dei due suonava una zampogna" e coloro che traducono "uno dei due fu suonato come una zampogna")

Giunse da un aula anche un gruppo di donne, allegramente chiamto C.E.S (e anche qui gli studiosi propongono alcune curiose interpretazioni dell'acronimo suddetto. Alcuni propendono per "Comunità Egregie Studentesse" ed altri ritengono che, vista la scarsa avvenenza di queste donne, l'acronimo avesse a che vedere con i W.C. del tempo...)
In testa a queste donne ve ne era una, chiamata Pera Cotta, dalla voce stridula e dall'eccezionale capacità di far domande fuori luogo, a cui seguivano le altre.

In quella notte scese anche Laneve, con l'intento di stroncare la vita di quel bambino, simbolo di speranza per tutti gli Universitari Tarantini, però la famiglia scappò nella ex caserma Rossarol, affinche' si adempisse ciò che era stato detto dall'alto di superiori facoltà.

mercoledì, dicembre 20, 2006

Happy Chioskmas!!!

Credevate (alcuni speravano) ce ne fossimo andati? E invece no! Siamo ritornati!!!
Quarto numero de "il Chiosco", appena in tempo per augurarvi un Buona Natale, prodigo di consigli per tutti. Per voi, cari lettori, suggerimenti utili su cosa chiedere a Babbo Natale e su quali regali fare (...un buon libro fa sempre piacere). Per il buon Babbo Natale, invece, notizie utili su chi si è comportanto male e merita solo... Carbone!
Noi un regalo speriamo di avervelo fatto: un po' di buon umore.

Auguri a tutti per questo Natale che si preannuncia (viste le temperature) senza (La)neve...


Nella sezione "Downloads" potete scaricare il numero appena uscito e gli arretrati de "il Chiosco".

martedì, novembre 07, 2006

Cosa faremo da grandi...


Un bel giovane, sguardo tenebroso rivolto in avanti verso il futuro, fissità tipica dell'ottuso, di colui che insomma sa bene cosa vuole per il suo avvenire. Questa è la campagna promozionale dell'Università di Bari che campeggia un po' ovunque in tutte le facoltà. "Voglio essere.", questo il motto e poi sullo sfondo della porta bianca si intravedono scritti, un po' sfumati tanti possibili sbocchi occupazionali che questa (pfui!) Università dovrebbe dare.Noi de il Chiosco abbiamo notato che nella versione per la nostra amata facoltà di Scienze della formazione, forse in seguito ad un errore di stampa campeggia una scritta che nitidamente si può meglio leggere rispetto alle altre: "Disoccupato".Sarà un refuso? O forse il tipografo lungimirante ha pensato bene di apportare una variante appropriata alla campagna proprio per la sede di via Deledda (facendo bene tra l'altro, ndr). Mistero...Che la campagna ci riguardasse poco lo si poteva intuire anche guardando un altro particolare, nella foto il "macho" barese ("sarà mica dell'udu pure lui?" hanno subito obiettato gli Universitari Tarantini...) si trova davanti ad un pc portatile. Ma secondo voi, cosa centra il pc portatile con noi che nella nostra sede non abbiamo manco gli occhi per piangere?Ci mancava solo che al posto del "bambolo" ci avessero messo una foto di Happiness con la scritta "Voglio diventare...Sorridente!", sarebbe stato più adatto alla nostra condizione in quel di Tamburi ma forse sarebbe stato troppo...

Buon anno accademico a tutti!!!
Ps:Il Chiosco c'è...!

martedì, agosto 22, 2006

Studenti distratti 2 - Progetto Formazione Terzo Millennio

Mentre è ancora incerto il futuro della nostra facoltà il Chiosco, sempre in cerca di scoop, è in grado di dirvi la reale causa della lunga serie di disfunzioni e atti vandalici che hanno colpito la sede di via Deledda facendo sollevare un coro di indignate proteste da parte degli studenti e dell’opinione pubblica.
Ma, cari studenti, anche questo “spiacevole” episodio rientra nella realizzazione di quell’innovativo progetto per temprare i futuri comunicatori di cui vi abbiamo parlato nel 3° numero del nostro “foglio” (potete scaricarlo dalla sezione downloads del nostro sito/blog).
Ma andiamo con ordine.
Per attuare questo progetto i vertici della nostra università hanno deciso di rifarsi alle teorie di Shusako Arakawa, artista giapponese che progetta case per anziani scomodissime e decisamente poco confortevoli per stimolarli all’azione e al movimento. Noi non siamo anziani (oddio, quasi tutti almeno…) ma si è comunque deciso di adottare le idee dell’ingegnoso e quanto mai bislacco nipponico. Ma la vera trovata geniale è dei nostri amministratori nell’attuazione pratica del piano. Si è infatti deciso di lasciare volontariamente la struttura nell’incuria perché potesse essere facile preda dei vandali. Questi, sfruttati come inconsapevoli lavoratori socialmente utili, avrebbero riorganizzato gratis (come tutti gli l.s.u.) le suppellettili dell’edificio proprio secondo i criteri di Arakawa. Ecco spiegate quelle che, ad occhio poco attento, appaiono devastazioni. E c’è da aggiungere che gli interventi avvenivano nottetempo per consentire il normale svolgimento delle attività didattiche durante il giorno.
Pensate poi al caos generato dal cambio di sede, studenti che per dare l’esame di Dottrine Politiche o di Storia del Giornalismo il giorno 25/7 sono andati in via Deledda, poi c/o la caserma Rossarol e già che erano lì hanno fatto domanda per entrare nelle forze armate (tanto se aspetti di trovare lavoro con questa laurea…), poi sono andati a Bari (!) dove quelli dell’U.d.u.(in incognito perché ricordiamo che non sono baresi…) hanno detto loro che gli esami si sarebbero tenuti all’ I.t.i.s Pacinotti che era stata scelta come sede per la sessione di laurea vincendo la concorrenza agguerrita dell’ asilo nido Peter Pan di via Plateja (per noi de il Chiosco sarebbe stata quest’ultima la sede più consona).
Alla fine di questa giornata in molti non sono riusciti a sostenere l’esame ma pensate che divertimento nel districarsi in quella che in realtà è stata una vera e propria “caccia al tesoro”.
Ovviamente godremo di queste benefiche iniziative anche nella nuova sede, qualunque essa sia, dovunque essa sia e qualora veramente ci sia…
Grazie Laneve!

P.S. : non abbiamo fatto neanche una battuta su Cellamaro, forse il caldo di questi giorni ci ha un po’ debilitati, speriamo che “big” Vito non ci rimanga troppo male…

P.P.S. : a proposito di lavoratori socialmente utili, sembra che Happiness si stia sottoponendo alla clown-therapy, quella che ha ispirato il film di R.Williams “Patch Adams”. Per il momento la cura si è rivelata inefficace, anche Uccio De Santis ha fallito…